” BUON VIAGGIO
Un anno fa, il disastro del Frecciarossa 9595, Milano-Salerno, deragliato a 290 chilometri all’ora, tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano, il 6 febbraio scorso alle 5,35 e costato la vita ai macchinisti Mario Dicuonzo e Giuseppe Cicciù di 59 e 51 anni, e con 31 feriti, fra cui tre dipendenti in servizio sul convoglio. Solo perché il treno orgoglio delle ferrovie italiane era quasi vuoto -normalmente trasporta circa mille persone – non si è verificata una strage di enormi dimensioni. Ma si è scoperto che il Tav è anche un problema di sicurezza.
Tra le cause emerge il c.d. errore umano, tipica definizione inconcludente.
L’errore umano non è una giustificazione ma la conseguenza di scelte organizzative e tecniche improntate al risparmio di controlli e personale, di formazione e informazione.
Come dimostrano le stragi e i disastri ferroviari di Viareggio, Pioltello, Crevalcore e Andria-Corato (quest’ultimo con 23 morti e 50 feriti), la nostra rete ferroviaria, da quella regionale all’alta velocità, sfugge a controlli di sicurezza, organici, coordinati, frequenti. E i disastri si ripetono.
Parliamone… “
Dalla pagina Facebook del Magistrato in Cassazione Prof. Bruno Giordano