Il tema del rientro all’attività lavorativa da parte di coloro che hanno contratto il Sars-Cov-2 costituisce, da tempo, un aspetto di elevata criticità.
Molte sono le variabili coinvolte: l’individuazione delle condizioni di salute ai fini del rientro, i profili di privacy relative alla conoscenza della diagnosi, gli aspetti organizzativi circa la compresenza al lavoro di soggetti sani e soggetti ancora positivi, gli aspetti di responsabilità per l’adibizione al lavoro di soggetti potenzialmente non totalmente idonei, gli aspetti formali fondati sulla certificazione di malattia tra il 21° giorno di isolamento e la negativizzazione del tampone.
Prendendo spunto dal Protocollo rinnovato lo scorso 6 Aprile 2021, dunque, il Ministero della Salute ha pubblicato una Circolare il 12 Aprile in cui vengono evidenziate le cinque possibili ipotesi astrattamente verificabili e viene prospettata la soluzione per ciascuna di esse:
- Lavoratori positivi con sintomi gravi e ricovero
- Lavoratori positivi sintomatici
- Lavoratori positivi asintomatici
- Lavoratori positivi a lungo termine
- Lavoratore contatto stretto asintomatico
Per ogni singola ipotesi consultare il testo integrale della Circolare