Come stabilito all’interno degli attuali Decreti emanati per il contenimento della diffusione del Coronavirus, le aziende devono incentivare l’applicazione del lavoro in modalità agile, normato dalla Legge 22 Maggio 2017, n. 81.
A tal fine, sono stati definiti gli adempimenti previsti per l’attivazione dello smart working “agevolato”, istituito appunto per l’emergenza in corso.
Tali adempimenti prevedono:
- La comunicazione obbligatoria da effettuarsi tramite il portale “Cliclavoro”. Tale comunicazione deve essere inviata preventivamente e comunque entro 5 giorni dall’avvio del lavoro agile e può anche essere redatta in modo massivo; qui il link diretto al portale per le comunicazioni di smart working: https://servizi.lavoro.gov.it/ModalitaSemplificataComunicazioneSmartWorking/ e il link per scaricare il format da utilizzare per la comunicazione massiva: Facsimile modello comunicazione
- L’informativa sulla sicurezza che il datore di lavoro deve condividere con il dipendente anche in modalità telematica (mezzo mail). Di seguito il link: Informativa . La stessa è messa a disposizione anche sul portale INAIL.
Si precisa inoltre che:
- Non è prevista una visita preventiva presso il domicilio del lavoratore da parte del responsabile della sicurezza aziendale per verificarne la congruità ai requisiti di sicurezza ai sensi del D. Lgs. 81/08;
- Ai lavoratori che si trovino in malattia, in quarantena o in isolamento fiduciario domestico, non è consentito prestare la propria attività lavorativa, nemmeno in forma di lavoro agile;
- All’interno dell’informativa condivisa con il lavoratore può essere inserito un regolamento ad hoc per lo svolgimento di eventuale lavoro straordinario.
Lo smart working “agevolato” è, ad oggi, valido fino al 31 Luglio 2020.
Salvo diverse disposizioni future, alle aziende che, al termine dell’emergenza, vorranno continuare l’applicazione del lavoro in modalità agile, sarà richiesto di formalizzare l’accordo scritto tra l’azienda stessa e il dipendente. Tale accordo dovrà essere inviato attraverso l’apposita piattaforma informativa messa a disposizione sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’accesso al portale può avvenire mediante SPID o con le credenziali di accesso, se l’azienda ne risulta già in possesso.